Lanciano

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La Squilla

Da oltre tre secoli a Lanciano la festa di Natale comincia prima che altrove e precisamente nelle prime ore serali dell'antivigilia, quando si ripete la tradizione della Squilla. Il 23 dicembre, verso l'imbrunire, le vie della cittadina si riempiono di insolita animazione. Ai primi rintocchi della campanella - chiamata per l'appunto Squilla - posta sulla torre civica, tutti si avviano verso la chiesa della Iconicella. Alle diciannove, infatti, quando lo scampanio solenne di tutte le chiese si aggiunge al tintinnare della Squilla, ogni lancianese continua la commovente tradizione del baciamano al capo di casa o alla persona più anziana della famiglia. La cerimonia domestica si svolge in un clima di affettuoso rispetto e spesso segna il superamento di piccole incomprensioni o la pacificazione di contrasti. I giovani porgono gli auguri ai genitori che ricambiano, benedicendoli e consegnando i doni natalizi. La famiglia si riunisce intorno alla tavola ed ha inizio una cena che, pur non raggiungendo la varietà delle portate che costituiranno quella della vigilia, ha pur sempre un aspetto festivo e particolare. Nelle case che ne sono ancora provviste viene acceso il camino ed è il capo famiglia che pone sul focolare il tecchio che durerà fino al giorno della Befana.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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