Serramonacesca

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Gli Omaggi

Il popolo di Serramonacesca attribuisce la tradizione dei miejie, gli Omaggi, la prima domenica di settembre a Sant'Antonio di Padova, detto in paese Sant'Antoniucce, per le modeste dimensioni di una artistica ed antica statua a cui è riferita la devozione popolare. Gli omaggi consistono in trofei vegetali, realizzati ricoprendo una struttura di canne a forma conica, con rami di felci, e sopra i quali vengono appesi gli oggetti che si intendono donare alla chiesa per contribuire alle spese della festa. Quasi ogni famiglia si impegna nella realizzazione di un miejie che, issato su una lunga pertica, viene recato solennemente e con gran seguito di pubblico di fronte al sagrato. Il trofeo può essere anche semplicemente un grosso ramo verde e biforcuto da cui pendono i doni, i quali sono di varia natura: da prodotti alimentari, come confezioni di pasta, a specialità gastronomiche e dolciarie e a produzioni tipiche del luogo. Tutto è deposto fuori la porta della chiesa, durante la messa solenne delle undici e prima della processione, conclusa la quale gli omaggi vengono posti all'asta. Un banditore, ricorrendo a tutta la sua arte oratoria e alla sua dialettica, comincia a magnificare i trofei ad uno ad uno, elencando la ricchezza dei doni e la varietà del contenuto. Solitamente sono le stesse famiglie che hanno recato il dono a ricomprarlo a prezzo notevolmente superiore al suo valore reale, tra gli applausi degli astanti e le invocazioni di evviva a Sant'Antonio di Padova.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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