Festa Sant'Andrea Pescatore

Tra le basse case, intervallate da piazze e da vicoli sempre ingombri di reti e di cordame, sorse una chiesa dedicata a Sant'Andrea apostolo pescatore, intorno a cui si rafforzò la comunità religiosa che decise di celebrare la ricorrenza del Santo Patrono con una processione a mare. Da un secolo e mezzo, ogni anno, l'ultima domenica di luglio la flottiglia pescarese, in cui ormai i motopescherecci hanno sostituito le vecchie paranze con la vela latina, si veste a festa e si prepara ad uno spettacolare appuntamento che richiama sul molo una gran folla di devoti e di turisti. Tutte le barche issano sui pennoni una colorata decorazione di bandiere e tra tutte si distingue l'ammiraglia che si è aggiudicato l'onore di trasportare la statua del Santo e il clero. Alle undici in punto il corteo esce dalla chiesa che si trova in mezzo a Borgo marino e tra il suono delle fanfare e lo scoppio dei mortaretti si avvia sulla riva sinistra. Sull'ammiraglia prendono posto la statua di Sant'Andrea, il parroco, i procuratori della festa, i rappresentanti della corporazione dei pescatori e il sindaco di Pescara. Segue poi la banda musicale e tutte le altre barche cariche di fedeli. La processione esce dal porto canale e, costeggiando la spiaggia, seguita spesso da numerosi turisti che le si avvicinano a bordo di barche a remi, motoscafi e gommoni, arriva fino all'altezza di Montesilvano, dove getta una corona di fiori in memoria dei caduti in mare. Doppiato il punto, torna indietro e riapproda sul molo. La tradizione marinara vuole che in quel giorno non ci si bagni in mare, se non dopo aver partecipato alla processione.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"