Sulmona

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Processione Venerdì Santo

Se altrove è il colore nero che caratterizza i riti della Settimana santa e in particolare la processione del Venerdì, a Sulmona il colore della passione e morte di Gesù Cristo è rosso, come il sangue e come le insegne sociali dell'Arciconfraternita della Santissima Trinità, una delle più prestigiose ed antiche d'Abruzzo. Per l'Arciconfraternita dei Trinitari il momento più solenne, giunge ogni anno, con l'organizzazione della processione del Venerdì Santo. Sul fare della sera, dalla sontuosa chiesa barocca che si apre sul Corso, esce il corteo preceduto da una banda di ottoni che intona, alternativamente, due marce funebri. Segue il quadrato, una compatta formazione di confrati che indossano il sacco rosso del sodalizio e reggono gli artistici lampioni che illuminano la parata. In mezzo a loro sta il Tronco, grande croce di velluto cremisi, ornata di tralci e grappoli d'argento. La processione, che attraversa fino a tarda notte le suggestive strade del centro storico rischiarate dal fuoco delle fiaccole e dei bengala, avanza con il caratteristico passo lento e solenne detto struscio. Giunti davanti a Santa Maria della tomba i Trinitari incontrano i confratelli della Madonna di Loreto che organizzano la rappresentazione domenicale della Madonna che scappa in piazza. Ad essi, rispettando un antico cerimoniale, ricco di significati storici e sociali i Trinitari cedono l'onore del trasporto delle statue entro l'antico sestiere di Santa Maria e fino alla chiesa della Trinità dove la processione ritorna a notte fonda.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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