Sant'Omero

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L'Albero di Maggio

"Ogni anno, puntualmente, durante la notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio, gli iscritti alle locali sezioni del partito comunista e socialista, quasi con un pizzico di furtiva clandestinità, usano piantare un pioppo sul limitare della piazza antistante il municipio di Sant'Omero". Così Giuseppe Di Domenicantonio introduce, in un analitico quanto fondamentale studio, la descrizione dell'usanza dell'albero di maggio a Sant'Omero, una tradizione ancora così presente nella gente della Val Vibrata, tanto che, immancabilmente, al ritorno di maggio, il pioppo ricercato ed abbattuto nelle vicinanze del paese, è trasportato, prima con un camion poi a spalla, da una ventina di uomini che lo issano in una buca che hanno predisposto in precedenza. L'operazione, sia per l'ora tarda che per la cautela con cui i protagonisti la compiono, acquista un certo sapore di mistero e segreto. Dopo aver issato l'albero il gruppo si scambia vicendevolmente gli auguri e festeggia con una allegra bicchierata. Prima del sorgere dell'alba la comitiva si scioglie ed ognuno fa ritorno nelle proprie case.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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