Nereto

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Il Fuoco di Natale

La sera della vigilia di Natale, a Nereto nella Piazza di sopra, ossia quella che si apre nel punto più alto del paese, i giovani si danno un gran da fare per preparare una enorme catasta di legna a cui daranno fuoco prima della messa di mezzanotte, tra l'aspettativa e l'ammirazione dei presenti che commentano e apprezzano l'opera, soprattutto in merito alla grandezza e alla disposizione dei rami che la compongono. Da quel momento la pira viene alimentata in modo continuo e sistematico, in modo da ardere ininterrottamente fino alla sera dell'Epifania, quando la comunità si riunisce nuovamente per la cerimonia del Bacio del Bambino. Si tratta di una bella e spettacolare tradizione che rientra nelle pratiche dei fuochi solstiziali d'inverno, forse di origine celtica, la cui valenza simbolica è quella di aiutare la crescita del debole sole appena nato e di stimolare magicamente il ritorno della luce. Ma il paese lega la consuetudine ad un evento miracoloso, ricordato ogni anno con il suono di una squilla, che per un'ora rintocca dal campanile della parrocchia, dove l'evento è documentato anche da un ciclo di affreschi.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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