Raiano

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Festa San Venanzio

Nel mese di Maggio, in occasione della festa, numerosi pellegrini affollano il Santuario; essi si recano all'interno della grotta, cantando e sfregando la stessa che, in tal modo, assorbirà i loro eventuali mali e trasfonderà loro nuove energie vitali. I ragazzi soprattutto si inerpicano su per la parete opposta alla chiesa per arrivare alla "crocetta", una piccola grotta dove l'eremita sostava in preghiera; qui prendono, sostituendolo con uno nuovo, uno stendardo rosso posto lì l'anno precedente e lo riportano a valle dove verrà tagliuzzato e distribuito come reliquia del Santo ai tanti devoti. Dopo l'ingresso nella grotta, i pellegrini compiono le abluzioni rituali nella acque del fiume Aterno sottostanti l'Eremo e presso le fontanelle di San Venanzio. Inoltre, una forma di devozione popolare fa sì che i pellegrini prelevino i germogli che crescono nel boschetto degli ippocastani intorno al Santuario per trapiantarli nei loro paesi di provenienza ad emanare l'energia salubre del luogo santo e che raccolgono mazzetti del grano di San Venanzio, un arbusto sempreverde che cresce sulle rocce in prossimità della crocetta.
A. Gandolfi
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