Il Museo della Lana è un "museo di popolo": è stato allestito con i beni degli abitanti di Scanno, dei visitatori, dei viaggiatori, degli studiosi. E' un "museo d'identità": ricostruisce la storia delle popolazioni di questa zona evidenziando aspetti peculiari delle loro principali attività e della loro vita. Il lavoro dei pastori, la preparazione dei formaggi, l'allestimento delle case, la fatica nei campi, la tessitura e la colorazione delle lane, il costume popolare sono le tappe di un percorso che permette ai visitatori di fare un salto indietro nei due secoli passati. La mostra permanente la vita quotidiana a Scanno e nella Valle del Sagittario, rinnovata ogni anno, ricostruisce alcuni aspetti della vita quotidiana dei pastori: gli strumenti, la dispensa, la cucina, la camera da letto, la lavorazione dei formaggi e della lana, i culti. Nelle vetrine sono disposti alcuni rari documenti: gli strumenti per lavare i panni, il sapone fatto con il grasso degli animali, le lettere dei pastori, gli strumenti per schiacciare le patate e per stendere e tagliare la pasta, i marchi per contrassegnare le forme di pane e gli animali, i libri di devozione, le forchette e i coltelli d'osso e di ferro, gli antichi portafortuna d'oro e d'argento. Il visitatore può' osservare straordinari reperti come la valigia di cartapecora, le misure per il pane e il grano, le forbici per tosare le pecore, i gioielli portafortuna che pastori e donne portavano cuciti sugli abiti. Lungo il percorso si osservano gli strumenti dei pastori, alcune rare bilance, i morsi per le vacche, le forbici per la tosatura, piccole botti, una sella per trasportare le botti e una rara sella per signora. Tra gli oggetti che si trovavano normalmente in dispensa si conservano la madia per il grano e la farina, i vasi per l'olio, le tavole e il sapone per lavare i panni, i grandi e piccoli crivelli per passare il grano, la farina, i legumi; sono esposti poi il grande letto su cavalletti, il materasso fatto con foglie secche di granoturco, le lenzuola e le coperte tessute e colorate a Scanno e "il monaco", il contenitore di braci che riscaldava il letto. La bottega del calzolaio è allestita con gli strumenti di un ciabattino che ha lavorato per quasi tutto il novecento.
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