Ex Chiesa Madonna delle Grazie
Attualmente l’edificio è destinato a mulino, l’ultimo della zona. Lo spazio barocco consisteva in un’aula unica scandita da una fascia modanata poco aggettante e da leggere paraste atte a sostenere due volte a vela con piccola cornice ellittica centrale; la cellula absidale rialzata risulta inoltre marcata da una vela maggiore su cui poggia una pseudocupola ancora ellittica. L’interno è introdotto da una sorta di atrio coperto da una larga botte, e sulla parete di fondo è collocato l’altare affiancato da due finestre rettangolari, fonti di luce dell’ambiente unitamente alle quattro aperture in facciata. Va detto però che a causa dell’attuale funzione l’ambiente è stato occupato da macchinari ed è stato costruito un tramezzo per dividere trasversalmente l’edificio all’altezza della zona presbiteriale. Il prospetto principale, preceduto da una piccola gradinata in pietra e completamente intonacato, presenta il pregevole portale con lo stemma della confraternita, datato 1544, recante l’invocazione mariana AB HOSTE PROTEGE ET IN HORA MORTIS SUCCURRE.
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